Descrizione
La vita lunga e intensa del vate dell’underground romano racchiusa in una curiosa antologia di memorie e di aneddoti raccontati senza peli sulla lingua: gli anni Trenta, l’infanzia felice, il fascismo e la guerra, la scomparsa prematura del padre, il rapporto conflittuale con la madre, l’amore-odio con Roma, il Perù, Freud e la psicoanalisi, Dio e la religione, il ricovero in una clinica psichiatrica.
E, accanto alla venerazione per la donna, spunta un altro grande amore dell’eclettico Remotti: la pittura. Gli incontri con artisti del calibro di Fontana, Castellani, Burri, Manzoni, Vedova forniscono spunti di riflessione sull’arte.
I racconti privati aprono squarci ironici e acuti sulla storia italiana, tracciando un percorso del cambiamento della società, rispetto alla quale Remotti è stato ed è sempre all’avanguardia.
Artista, poeta, urlatore, l’incorreggibile Remotti continua a essere un personaggio versatile e, grazie alla sua incredibile vivacità e alla sua verve continua a essere un beniamino del pubblico più giovane.
Un libro che documenta facendo sorridere.