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L’enigma cesanese

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Storia di un vitigno italiano che non ha parentele con altri vitigni italiani

di PIERO RICCARDI

Descrizione

L’enigma Cesanese, di Piero Riccardi, è la storia di un vitigno italiano, coltivato alle porte di Roma, che una certa agiografia scientifica e popolare vuole che fosse conosciuto dai Romani e apprezzato da Imperatori e Papi. In realtà – anche se si cerca di tenerlo nascosto – da qualche anno si è scoperto che il Cesanese di Affile non ha parentele genetiche con altri vitigni italiani. Volutamente nascosto, perché a detta di qualcuno, dirlo, scombussolerebbe le carte di disciplinari doc, di viticoltori, di chi lo ha sempre bevuto, in una parola metterebbe in crisi i concetti di autoctono e di identità. Piero Riccardi, con il suo passato di giornalista d’inchiesta per la trasmissione Report e attualmente viticoltore di Cesanese a Olevano Romano, alza il velo e attraverso una serrata analisi di documenti storici racconta un’altra storia, sorprendente e affascinante. Costruito come un’inchiesta indiziaria, questo piccolo studio, su un piccolo vitigno laziale, potrebbe apparire una piccola storia, marginale forse. Eppure, il vino e la vite, migratori per eccellenza, con il loro rimando simbolico legato profondamente all’avventura umana nata attorno a quel crogiolo di rimescolamenti che risponde al nome di Mare Mediterraneo, hanno una grande capacità di insegnarci ben oltre e al di là del loro ristretto mondo agricolo. Insegnarci a partire da certi concetti fortezza dietro i quali pensiamo di barricarci, come quelli di autoctonia e di identità, per arrivare a coinvolgere la responsabilità di un certo modo di concepire la funzione scientifica nella costruzione di ciò che diventa norma e simbolo.
Allora – e in fondo è questo il senso di questo libro – non ha nessuna importanza che il nostro Cesarese/Cesanese lo abbia bevuto un imperatore romano. Non per questo diventerà meno importante o meno nostro. Non sarà neppure meno buono se dicessimo una volta per tutte che le Alveole di Plinio col nostro Cesarese/Cesanese non c’entrano proprio nulla – e a noi che c’entrino o no importa davvero nulla – ma che forse, in questa storia di vino, dobbiamo tutto a un piccolo e testardo monachello basiliano che in cerca di una nuova terra dove pregare il suo Dio si portò dietro un piccolo tralcio di vite della sua terra di Cappadocia.

Postfazione di Sandro Sangiorgi


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Informazioni aggiuntive

DETTAGLI

Altezza : 17 cm
Larghezza : 24 cm
Pagine : 288
Data di pubblicazione : novembre 2023
Isbn : 9788862528047

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Piero Riccardi è attualmente un vignaiolo che fa vini naturali con l’azienda biodinamica Piero Riccardi Lorella Reale Viticoltori. Si è occupato di cinema, teatro, televisione. Nel 1978 ha vinto il Premio Ater per Riccione Teatro con il testo Figure ideali involontarie, pubblicato sulla rivista teatrale Ridotto. Nel 1995 il docu-film Femminielli (in collaborazione con M. Buono, C. Fornari) ha rappresentato Raidue alla 51a Mostra cinematografica di Venezia. Ha collaborato come autore di documentari, inchieste, reportage per i programmi Rai MixerReportRaiEducational. Sue le note inchieste sull’agricoltura intitolate Buon appetito, Il piatto è servito, Carne. Tra le pubblicazioni: Il Mondo alla rovescia, Edizioni per la decrescita felice, Roma 2009; “Il piatto è servito”, in Ecofollie, di M. Gabanelli, Bur Rizzoli, Milano 2009; Riprendiamoci il cibo, Ecra, Roma 2015.

Un importante libro di Piero Riccardi
(Maria Cristina Pratesi, Carlo Zucchetti Il giornale enogastronomico col cappello, 24 maggio 2024)

Quando l’enigma è legato a un vitigno: il caso del Cesanese di Affile svelato da Piero Riccardi in un libro di Iacobellieditore
(Simone Berni, Cacciatore di libri, 3 marzo 2024)

Recensione
(Orietta Bigiarini, Il Sommelier Magazine, n. 1 del 2024)

Da “L’enigma Cesanese” nasce l’identità delle Terre Storiche del Cesanese
(Claudia Bettiol, Discover Places, 11 febbraio 2024)

Come, quando, chi ha introdotto il Cesanese di Affile ? “L’enigma” nel libro di Piero Riccardi
(Emanuela Medi, Vinosano, 30 novembre 2023)

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